Progetto "Tar Paper"
Può sembrare una provocazione, ma non lo è! Fin dall’antichità il petrolio è stato una delle sostanze naturali più utili all’uomo. Sumeri, Assiri e Babilonesi attingevano da giacimenti superficiali il bitume allo stato puro per impermeabilizzare le imbarcazioni. Gli Egizi consideravano il petrolio “olio sacro” e lo utilizzavano per imbalsamare le mummie. Gli alchimisti arabi nel IX sec. d.C. misero a punto le prime tecniche di raffinazione. Nel Rinascimento si utilizzavano le sue proprietà a scopo medicamentale. Perché oggi lo associamo ad immagini di inquinamento e spiagge distrutte? Non del petrolio, ma dell’incuria e dell’ingordigia dell’uomo è la colpa!
L’artista Enrico Minato si inventa un utilizzo assolutamente originale, a dir poco coraggioso, di questa “carta” ricavandone oggetti di uso quotidiano dal design minimalista ma raffinato e fortemente evocativo. Non è un caso che la prima linea di cartoleria fatta con questo materiale fu per “ Emporio Armani”. Il noto stilista fu colpito dalla forza espressiva di queste superfici materiche. Le copertine sono realizzate in cartapetrolio (Tar Paper) mentre le pagine interne sono realizzate in una originale carta riciclata al 100% detta carta sealing, una carta che ha un grande uso nel settore degli imballaggi data la sua resistenza. Elemento caratteristico è la sua superfice segnata da righe parallele a mo’ di filigrana, che ben simulano la classica rigatura dei quaderni.